
Martina Lancia Psicologa

Chi sono
Il mio primo incontro con la psicologia è avvenuto durante l'infanzia, quando io per prima ho avuto bisogno di un sostegno per dare significato a una matassa aggrovigliata che c'era nella mia interiorità e alla quale non riuscivo a dare un senso. Questa esperienza personale ha guidato i miei studi fino alla laurea in Piscologia clinica e della salute e neuropsicologia. Dopo essermi abilitata alla professione di Psicologa, ho iniziato un percorso di specializzazione in psicoterapia della Gestalt secondo il modello di Claudio Naranjo. Questo percorso dura ancora oggi, ed è accompagnato da un approfondimento nel mondo dell'infanzia e dell'adolescenza seguendo il metodo della Gestalt Play Therapy di Violet Oaklander.
Il mio lavoro si intreccia con le mie passioni: la musica e il ballo, strumenti che utilizzo anche durante i colloqui, soprattutto nel lavoro con l'infanzia.Â
Credo fermamente nel potere salvifico dell'arte come mezzo di espressione della propria interiorità .
A chi mi rivolgo
Età dell'infanzia
Adolescenti
Giovani adulti
Famiglia adottiva
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Qualche informazione sulla terapia
I miei metodi
La società in cui siamo inseriti ci richiede di presentarci sempre con il sorriso, in forma smagliante, pronti a mettere da parte il nostro tempo libero in nome della produttività . In questo turbine spesso dimentichiamo di ascoltare come stiamo nel qui e ora.
La presa di coscienza del momento presente aiuta a trovare se stessi e, in questo contatto, possiamo rivolgere l'attenzione su di noi nella nostra totalità : siamo corpo, pensiero ed emozioni.
L'approccio della Gestalt Viva secondo il modello di Claudio Naranjo, attraverso l'esplorazione del proprio carattere, ha come obiettivo quello di aumentare la propria consapevolezza attraverso l'osservazione di quello che accade nel momento presente.
La consapevolezza è il passo per la guarigione.
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IL LAVORO CON L'INFANZIA
Un'attenzione particolare nel mio percorso va al mondo dell'infanzia.
Lo strumento principale da me usato è il gioco, un gioco che si intreccia con la musica, il disegno, il teatro e il movimento corporeo per aiutare a dare voce chi non ha ancora gli strumenti per comprendere in modo chiaro cosa sente.
